Sul Monte Bianco a “Scuola di sopravvivenza” – Vivere in condizioni estreme nel gelo: l’esperimento con 18 militari

Courmayeur

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13/01/2025

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Sul Monte Bianco a “Scuola di sopravvivenza” – Vivere in condizioni estreme nel gelo

Un progetto innovativo ha portato 18 militari delle Truppe Alpine, del 4° reggimento Alpini Paracadutisti e della Scuola Ufficiali dell’Esercito a partecipare a una campagna di sopravvivenza sul Monte Bianco. Denominata “Campo Alta Quota”, questa sperimentazione ha avuto luogo a 3500 metri di altitudine, replicando condizioni climatiche simili a quelle artiche, con temperature percepite intorno ai -20°C. Durante i tre giorni di permanenza, i partecipanti hanno affrontato intense attività fisiche e trascorso le notti in tenda, mettendo alla prova il corpo e la mente in un ambiente estremo.

Obiettivi della campagna
L’iniziativa, promossa dall’Esercito in collaborazione con il CNR e l’Università di Milano, è stata concepita non solo come un addestramento militare ma anche come una campagna scientifica. Lo scopo principale è stato studiare l’adattamento umano a condizioni di alta quota e climi rigidi, integrando esigenze operative con ricerca scientifica e applicazioni tecnologiche.

Test e ricerche scientifiche
I ricercatori hanno valutato numerosi parametri fisiologici e psicologici dei militari, tra cui: la risposta cardiovascolare e polmonare all’altitudine e al freddo intenso. Il livello di stress ossidativo, le infiammazioni e i potenziali danni agli organi. E anche la capacità dei polmoni di trasferire ossigeno, con un focus sull’edema polmonare d’alta quota e forme meno gravi come l’edema interstiziale.

Sono state utilizzate tecnologie avanzate come ecografie polmonari e oscillometrie per comprendere i cambiamenti a livello cardiaco e polmonare.

Oltre agli studi medici, sono stati testati nuovi strumenti e materiali: Micro-sensori per monitorare la temperatura corporea e ambientale. Le razioni alimentari compatte e ad alto contenuto energetico (circa 3000 Kcal in meno di un chilogrammo). Gli equipaggiamenti innovativi, tra cui tende, sacchi a pelo, indumenti tecnici e fornelletti da campo.

I risultati saranno fondamentali per lo sviluppo di capacità operative dell’Esercito in regioni artiche e sub-artiche, aree che potrebbero diventare strategicamente rilevanti nei prossimi anni a causa di sfide geopolitiche e opportunità economiche. Le esperienze delle Truppe Alpine, specializzate in combattimento in montagna, saranno la base per sviluppare nuove tattiche e tecnologie.

Impatto civile
Oltre agli usi militari, queste ricerche offrono importanti spunti per la medicina del lavoro e per le attività outdoor in alta quota, considerando l’aumento delle temperature globali. I dati raccolti saranno elaborati anche tramite algoritmi di Intelligenza Artificiale per un’analisi approfondita.

Questa iniziativa rappresenta un esempio di come il mondo militare, la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche possano integrarsi per affrontare le sfide poste dai climi estremi, con ricadute positive sia in ambito operativo che civile.

La foto dal sito dell’Esercito Italiano

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