Un’ultima edizione ricca di pubblico per il Festival ‘Scienze in vetta’ 2019, appena concluso, quest’anno dedicato ai cambiamenti climatici.
A Courmayeur sale gremite e gran de interesse per il tema ‘Adattarsi a un mondo che cambia’ .

“Abbiamo voluto portare alle persone i temi scientifici, facendo capire che la scienza può essere estremamente affascinante” – ha spiegato all’agenzia Ansa, termine dell’evento, Roberta Villa, il direttore scientifico della rassegna. Che ha aggiunto “L’estremo successo della manifestazione, ad esempio con i laboratori per i bambini, che hanno fatto la fila per partecipare, ne è la prova: c’è molto interesse”.

Presente a Courmayeur anche Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano.
“Ci sono – ha precisato all’Ansa al termine dell’incontro che lo ha visto protagonista “due strategie principali che vanno messe in campo. La prima è adattarsi ai cambiamenti inevitabili. Si sa che un grado in più in Italia ormai è inevitabile, vista l’inerzia del sistema climatico. Quindi bisogna cercare di gestirlo per minimizzare i danni. La seconda sfida è di mettere un freno e di mandare a zero l’emissione di gas climalteranti. Quindi agire in modo molto deciso sul modo in cui produciamo e consumiamo energia, in tutti i settori, dall’energia ai trasporti”.

Numerosi gli appuntamenti di successo, da quello con il climatologo Luca Mercalli allo spettacolo di Giobbe Covatta intitolato ‘Sei gradi’ , sull’aumento della temperatura globale.

Infine il concerto del celebre compositore Giovanni Allevi. Il musicista ha salutato il pubblico con queste parole “La cultura. La scienze ela conoscenza sono l’oro del futuro”.