
Valle d’Aosta – Union Valdotaine nettamente in testa. Cresce il centrodestra

In Valle d’Aosta si è votato per rinnovare sia il Consiglio regionale sia 65 amministrazioni comunali. L’affluenza è stata pari al 62,98%, in netto calo rispetto al 70,5% registrato nel 2020, quando le urne erano rimaste aperte per due giorni.
Dai dati parziali dello scrutinio per le Regionali emerge il netto vantaggio dell’Union Valdôtaine, che raccoglie più del 31% dei consensi. A seguire ci sono gli Autonomisti di Centro con circa il 14%. Tra i partiti del centrodestra, Fratelli d’Italia raggiunge intorno all’11%, mentre Forza Italia-La Renaissance si attesta al 10% e la Lega all’8%. Sul fronte progressista, il Partito Democratico si mantiene appena sotto l’8%, mentre Avs-Rete civica è attorno al 6% e VdA Aperta al 5%. La lista Valle d’Aosta Futura si colloca sopra il 4%.
Guardando alle coalizioni, l’Uv e i suoi alleati – Pd e Autonomisti di Centro – che non si erano presentati come una coalizione formale, ottengono complessivamente circa il 53% delle preferenze, un risultato che conferma la loro centralità nella politica valdostana. Il centrodestra unito si ferma intorno al 30%, ben al di sotto del 42% necessario per accedere al premio di maggioranza.
Il sistema valdostano, però, non prevede l’elezione diretta del presidente della Regione: il nome del nuovo governatore verrà scelto dal Consiglio appena rinnovato, all’interno di un quadro politico che appare già delineato a favore degli autonomisti.
Per quanto riguarda le Comunali, i cittadini coinvolti erano oltre 97 mila. Ad Aosta, ha votato il 57,64% degli aventi diritto, mentre l’affluenza più alta si è registrata a Valgrisenche (90,42%) e quella più bassa a Courmayeur (50,57%).