Courmayeur – “Dalle ghiacciaie ai ghiacciai”- La visione magica dei ghiacciai nel 1700 e 1800: continua la mostra

Courmayeur

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08/01/2024

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Courmayeur – Dalle ghiacciaie ai ghiacciai”- La visione magica dei ghiacciai nel 1700 e 1800: continua la mostra

Una nuova esposizione, curata da Gioachino Gobbi, e realizzata in collaborazione con il Comune di Courmayeur, arricchisce gli spazi della Chiesa Valdese in Piazza Joseph Petigax a Courmayeur, raccontando ai visitatori l’epoca sognatrice e magica che ispirò gli artisti del pennello, della matita e del bulino che nel 1700 e nel 1800 sognarono e spesso inventarono situazioni e visioni poco documentali ma sempre ricche di una loro magia interna.

“Siamo felici di questa nuova collaborazione – commenta l’Assessore comunale alla Cultura, Alessia Di Addario – che permette di offrire al pubblico nuove suggestioni dal passato grazie alla collezione privata di stampe storiche di Gioachino Gobbi. Stiamo parlando di riproduzioni di opere tra 1700 e 1800 e che attraverso lo sguardo di artisti inglesi, francesi, tedeschi, svizzeri e scozzesi presentano una visione dell’immaginario dell’epoca delle terre alte. Tali opere sono corredate da testi in italiano, francese e inglese che riassumono le biografie degli artisti e offrono spiegazioni storiche e artistiche utili a contestualizzare le immagini in mostra”.

“Narra la tradizione – si legge nel testo a firma di Gobbi che accompagna la mostra – che nei secoli passati ai ricchi mercanti ed ai nobili viaggiatori venissero coperti gli occhi durante il transito tra le alte montagne ed i colli alpini, per non offendere con “l’intricato non meno che horrido spettacolo” la loro tranquillità interiore, tanto era il rigetto delle visioni erte e disordinate di ciò che veniva percepito come impedimento alla circolazione e complicazione dei commerci.

Poi il diciottesimo secolo, il “secolo dei lumi”, trasformò questa visione nella ricerca scientifica e geografica tipica dell’esplosione delle curiosità e delle novità del periodo.

L’interesse per le terre alte maturò poi completamente con il romanticismo che arrivò ad amare quelle visioni “horride” fino a trasformarle nel “sublime”; e i pittori e gli incisori cominciarono ad interessarsi delle montagne e particolarmente delle “ghiacciaie” che ben illustravano questa natura selvaggia e ostile.

Poi arrivarono gli “alpinisti” che non si limitavano più a osservare con occhi ammirati gli spettacoli della natura, ma sfidarono la paura e le difficoltà cominciando a salirle per “conquistarle”. E con loro arrivò la fotografia, fedele riproduzione delle forme alpine, cancellando l’aura di magia e di invenzione creativa che gli artisti avevano rappresentato nelle loro opere. Così le ghiacciaie (femminili) divennero i ghiacciai (maschili) come li conosciamo oggi che viviamo un momento di sofferenza e di preoccupazione per il loro futuro”.

L’esposizione, ad entrata libera, sarà inaugurata il 29 dicembre 2023 alle ore 18.00 e sarà visitabile anche dopo il 7 gennaio 2024, dal venerdì alla domenica, sempre dalle ore 10.00 alle ore 19.00, fino al 1º aprile 2024.

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